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I 38 minuti censurati del film "Non ci resta che piangere" sotto la lente psicologica


Forse non tutti sanno che nel famoso film con Benigni e Troisi... non ci resta che piangere (1984) c'e' una lunga parte di 38 minuti censurata. Questa censura riguarda la dimensione del rapporto amoroso e del suo legame con il tradimento e la gelosia. Geniali le interpretazioni che vedono un Benigni nella parte di un Othello infuriato e di un Troisi nella parte di un innocente idealista. Vediamo insieme lo spezzone censurato e proviamo a commentarlo dal punto di vista psicologico:


eccovi la scena censurata del film da commentare: https://www.youtube.com/watch?v=tpuAUxSWJ3c


Alcune considerazioni preliminari: lo spezzone inizia con la domanda: "chi guida la carretta? " posta da una guerriera molto sensuale ed arrabbiata ai due viandanti... Benigni risponde con prontezza "la guidava lui" indicando Troisi, che trovandosi accusato risponde: "mica e mia la carretta intanto e nostra..." in questa prima battuta emerge subito la dimensione della accusa e della difesa che si rivelera uno spartiacque rispetto al lato del possesso, potremmo cosi chiederci accompagnati dalla ilarita di questo piccolo brano comico... quando si ama... si vuole il possesso della persona amata o la sua felicita? ecco che la parodia dei due comici ci mostra il paradosso della dimensione del possesso in amore... come? attraverso il gioco delle parti che coinvolgera' un possessivo Benigni ed un idealista Troisi in una sfida... dove verra a presentarsi con uno stile comico ed avvincente il lato della gelosia e della illusione in modo spontaneo e diretto... potremmo chiederci con il senno di poi... come mai proprio questa parodia e' stata censurata dal film...


Nella citazione dello spezzone comico troviamo Othello.... di Shakespeare https://it.wikipedia.org/wiki/William_Shakespeare al centro del racconto citato da Benigni che ci mostra la traccia della parodia dei due comici... mettendo in rilievo il sentimento del Tradimento... punto saliente rappresentato da questo brano dai due bravissimi comici... dunque alla luce della tragedia di Shakespeare e della parodia comica di "non ci resta che piangere" in cui il sentimento del tradimento viene visto sotto i due aspetti quello tragico e quello comico. La chiave tragica o comica per rappresentare il tradimento mette in rilievo che il contenuto profondo del sentimento collegato al tradimento mette in rilievo una ambivalenza... di amore e di odio che ben si presta a essere rappresentata attraverso le due visioni opposte quella della tragedia e della comicita. Vorrei dunque pormi con voi lettori la domanda: cosa e' dunque il tradimento in grado di muovere in noi i sentimenti della ambivalenza? vi propongo un piccolo video da collegare al video visto sopra... recitato da un Gigi Proietti meraviglioso.

Eccovi lo spunto per confrontare il lato tragico e quello comico dove al centro troviamo il sentimento del tradimento... ricordando un attore meraviglioso che ha accompagnato l'Italia ad apprezzare il teatro... con uno stile unico e particolare... rimasto nella memoria di tanti di noi... eccovi il brano: https://www.youtube.com/watch?v=wPgFub5LIF0


In questo video viene spiegata cosa e' la carrettella e la padovanella... (una tecnica teatrale che mette in rilievo l'ambivalenza per strappare un applauso - accostando prima la rappresentazione della tragedia con la sofferenza poi la distensione liberatoria delle due battute finali che genera piacere) da un Gigi Proietti meraviglioso nella serata d'onore del 2004... vi ho dato una serie di elementi per centrare meglio il brano di troisi e benigni censurato... in cui lo stesso benigni ci da la traccia nella sua citazione di Othello per mettere al centro della parodia del sentimento del tradimento l'ambivalenza amorosa dell'accostamento dell'amore e dell'odio o della trasformazione dell'amore in odio che comporta la situazione del tradimento. Dunque l'amore che si trasforma in odio genera dispiacere e mortificazione mentre l'odio che si trasforma in amore ritrovato per noi e per gli altri dato da una seconda fase relativa al poter perdonare noi stessi o chi ci ha traditi potenzialmente ci riporta al piacere e alla vita. Naturalmente se questa seconda fase non riusciamo ad attivarla rimarra' legata alla situazione del tradimento un irrisolto in grado di creare notevoli problemi per tornare ad amare con piena fiducia e liberta.


Dunque potrebbe essere proprio questo collegamento alla ambivalenza emotiva a mio parere una delle ragioni per cui e stata decisa la censura del brano riportato sopra del film non ci resta che piangere... in cui Benigni e Troisi hanno mostrato non solo gran talento nella rappresentazione comica ma anche la maestrale capacita di portare alla luce verita psicologiche profonde creando in noi effetti comici piacevoli.


Riporto di seguito un piccolo dibattito a seguito della visione dei due video sopra sul tema della ambivalenza che chiarifica molti concetti psicologici:


AAA : Penso che il tradimento , a qualunque aspetto si viva , amicizia , amore , rapporti di lavoro , venga vissuto d ciascuno in modo singolare , a seconda del nostro modo di essere . Per alcuni un macigno , per altri un pulviscolo che infastidisce ma non schiaccia .

Maurizio Silvestri: si AAA... pur vissuto diversamente da ognuno tocca a mio parere tutta una dimensione profonda che riguarda il tradimento della fiducia... elemento che e' in grado di scatenare una ambivalenza emotiva... in alcuni individui...

AAA: Certamente ogni tradimento lascia traccia ,e ad ogni caduta di umore ci torna a galla . Ma non siamo in grado di cancellarli dalla memoria , forse possiamo solo incasellarli in “ cassetti” meno importanti della vita . Come quei cassetti in cui riponiamo cianfrusaglie ma che ogni tanto apriamo e capiamo quanto siano inutili ma non abbiamo il coraggio di gettarle

Maurizio Silvestri: bellissimo AAA il paragone con i cassetti... quanti cassetti della memoria in cui sono riposte le cose dimenticate che ci hanno fatto soffrire... come dicevi tu... anche se inutili persistono in una parte remota di noi ... in qualche cassetto riposto in qualche zona d'ombra... a volte siamo incapaci di gettare proprio queste parti d'ombra di noi... perche anche se inutili... ci hanno segnato profondamente...

Maurizio Silvestri: quello che volevo mettere in rilievo utilizzando gigi proietti e il concetto di ambivalenza emotiva... che tende a sfuggirci razionalmente ma che gigi proietti e in grado di mostrarci molto bene con il video che ho citato...

Maurizio Silvestri: riusciamo a capire che ogni volta che un amore si converte in odio... andiamo a sollecitare l'ambivalenza emotiva perche'? proprio perche un sentimento attraverso un avvenimento come puo essere ad es un tradimento puo trasformarsi nel suo opposto... da cio l'ambivalenza... in grado di scatenarci ad esempio l'esperienza del tradimento...

Maurizio Silvestri: proietti utilizza questa ambivalenza nel video per creare un effetto scenico...

Maurizio Silvestri: e come?

Maurizio Silvestri: ed il video di proietti che spiega come utilizzare una tecnica teatrale per creare dalla tragedia la possibilita di strappare un piacere... attraverso l'immedesimazione con l'attore che porta a provare il sentimento della tragedia e del piacere attraverso questa bella tecnica creando un effetto scenico che usa l'ambivalenza emotiva suscitata nello spettatore👍👍👍

AAA: Io parlo di “ getto “ perché ho problemi con il cell e non riesco ad aprire i video , ma credo di avere compreso , spero, il nesso del discorso. E si , i sentimenti contrastano fra loro .

Maurizio Silvestri: ecco cosi che ritroviamo un benigni e un troisi che usano niente po po di meno che una tragedia di shakespeare l'othello per generare in noi ilarita... non e' incredibile questa cosa? e come ci riescono secondo voi? attraverso quale via sollecitano il riso a partire da una scena cosi tragica? ecco il punto su cui vi sollecito ad affrontare questa scena "tagliata" di non ci resta che piangere...

Maurizio Silvestri: si AAA... qui sta il punto... complicato che ogni ambivalenza emotiva e' in grado di suscitare in noi...

Maurizio Silvestri: ma queste e' anche la chiave per comprendere il meccanismo alla base ad esempio delle nevrosi...

AAA: Intendi cose o situazioni non risolte ?

Maurizio Silvestri: nella nevrosi abbiamo di sovente l'ambivalenza emotiva ... in grado di dividerci da dentro rispetto anche a quello che proviamo...

Maurizio Silvestri: proprio cosi... l'ambivalenza lascia delle tracce... degli irrisolti notevoli... proprio perche non siamo in grado razionalmente di scioglierla..

BBB: Io penso che di tradimenti possiamo parlare a qualsiasi livello...cioè tradire la fiducia...quindi può essere sia x una conoscenza una vicina di casa...un'amicizia..un' amore..un famigliare...forse la sofferenza puo' essere diversa a secondo di quanto si ha investito x quella relazione...dunque piu' o meno bruciante

AAA: Ma è necessario a tutti i costi scordare incasellare tutto ! Non si può arrivare all’accettazione degli eventi senza per questo dargli il potere di travolgerti ?

Maurizio Silvestri: si BBB se ne puo parlare a diversi livelli... comunque il concetto rimane lo stesso se si passa dal lato piu intenso la trasformazione di amore in odio a quello piu leggero di una amicizia dalla fiducia alla sfiducia abbiamo lo stesso meccanismo alla base la conversione di un elemento emotivo nel suo contrario... dunque la logica rimane quella di una ambivalenza... naturalmente piu e grande l'investimento piu l'ambivalenza sollecita un piano profondo...

BBB: Infatti...mi sembra di notare a volte nelle persone questa ambivalenza...un po' si raccontano in un modo un po' in un' altro..

Maurizio Silvestri: si si puo notare a diversi livelli questa ambivalenza... anche nel modo di essere con gli altri puo esserci ambivalenza...

BBB: Gia'..e forse ogni persona in base al suo carattere, personalità, profondita' dara' piu' o meno importanza a cio' che e' accaduto

Maurizio Silvestri: bella domanda AAA... come mettere insieme dentro di noi elementi ed sentimenti di natura opposta per la stessa persona? scordare non risolve il problema... lo sposta solo su un altro livello... il che puo complicare le cose se ben andiamo a vedere... ma non e nemmeno cosi facile fare convivere due sentimenti opposti per la stessa persona coscientemente senza cadere in una difficolta con noi stessi o con la persona in oggetto...

BBB: Si comportamenti diversi in base alla situazione...o persone...(che comunque ci puo' stare se c'e' verita')ma noto aime' anche tante maschere...solo la voglia di apparire nel modo migliore...ma prima o dopo la verita' viene a galla

Maurizio Silvestri: queste constatazioni aprono ad una conoscenza... a livello psicologico piu alta e molto piu articolata... che mettono ancora piu in rilievo qualcosa di fondamentale nella formazione di una parte fondamentale di noi... che e al di la della dimensione razionale...

BBB: Forse piu' che scordare...elaborare il nostro vissuto...x conoscere meglio noi stessi...e quando e' possibile quello degli altri

Maurizio Silvestri: si BBB mi sembra una via quella della elaborazione... che permette di fare una serie di passaggi interni ed esterni utilissimi... per poter disinnescare una serie di effetti che queste situazioni irrisolte tendono a lasciare dentro di noi...

BBB: Ne sono convinta...il difficile e' trovare dall' altra parte la persona che abbia lo stesso pensiero...il piu' delle volte chi ne ha piu' bisogno di aprirsi a un cambiamento lo Nega...dando la colpa all' altro x salvarsi la faccia( e qui saro' un po' cruda...va beh)

Maurizio Silvestri: si BBB hai mostrato molto bene come e in che modo (uno dei tanti) la parte non elaborata puo trasformarsi nella proiezione di cio che non abbiamo superato (la parte oscura) sull'altro caricandolo del valore della colpa... in questo modo evitiamo una responsabilita soggettiva e ci alleggeriamo proiettando il contenuto di cio che vogliamo liberarci attraverso l'uso della colpa.

BBB:Purtroppo...e in quei casi non se ne fa nulla...ma questo succede anche a livello di semplici conoscenze o amicizie...x situazioni molto meno importanti ...io trovo che molte persone quando parlano vorrebbero che altri la pensassero come loro...e non si rendono conto che vorrebbero entrare nella vita delle altre persone senza discrezione e libertà di pensiero...quindi anche a livello di conoscenze/ amicizie...si puo' sentire il disagio del tradimento

Maurizio Silvestri: si BBB hai mostrato come la mancanza di considerazione del pensiero dell'altro puo scatenare una serie di dinamiche e di sovrapposizioni che possono sfociare a volte nel disagio del tradimento e nella consapevolezza di essere traditi in una parte intima e profonda... quella in cui si coglie e si sente che persone care e affettivamente importanti non sono in grado o peggio non vogliono capirci... da tutto cio puo derivarne impotenza e sensazione di incomunicabilita o peggio di incomprensione voluta.

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