top of page

Arte e Psicologia - il quadro della donna con in mano una rosa

Aggiornamento: 15 apr 2021


Ho chiesto a varie persone di commentare questo quadro... riporto di seguito i commenti... ma se ne avete di vostri sono molto graditi... aggiungeteli al post nello spazio dedicato ai commenti.


Dott. Maurizio Silvestri


grazie alla possibilita' che ci da l'utilizzo del supporto dell' arte e della psicologia possiamo accedere con le opere degli artisti alla conoscenza di parti profonde di noi... e del mondo che ci circonda... in maniera singolare e creativa...










dalla chat di Psicologia in Whatsapp:



da autore 1:

La ricerca dell'amore


C’era una volta una principessa di nome Arik.

Arik era bella, intelligente e di animo nobile.

Tutti gli uomini del suo regno erano perdutamente innamorati di lei, e desideravano sposarla.


Arik, però, era infelice.

Nonostante tutti la desiderassero, non si sentiva “realmente” amata.

Era ossessionata dalla ricerca del “segreto del vero amore”.


Decise di andare per il mondo, in cerca di qualcuno che l’aiutasse a svelare questo segreto.


Viaggiò fino al regno degli uomini guerrieri, dove fu accolta a corte dal re guerriero.

Il re si innamorò perdutamente di lei appena la vide.


“Io ti amo”, le disse il re, “vuoi sposarmi?”


“Perché mi ami?” gli chiese Arik.


“Perché la tua bellezza è una luce, superiore a quella di tutti gli astri del firmamento” le disse il re.


“E quando la mia bellezza sfiorirà?” ribattè Arik.


Ma il re guerriero non seppe risponderle.


Arik si intristì, e riprese il suo viaggio.


Giunse nel regno degli uomini virtuosi, dove fu accolta a corte dal re filosofo.

Anche il re filosofo si innamorò perdutamente di lei.


“Io ti amo, principessa Arik” le sussurrò il re, “vuoi sposarmi?”


“Perché mi ami?” gli chiese Arik.


“Perché”, le disse il re, “oltre ad essere bella, sei di nobile animo. Farei di te la mia amata Dea”.


“E se una mattina dovessi svegliarmi turbata, e manifestare un lato oscuro del mio animo, mi ameresti lo stesso?” gli chiese Arik.


Ma il re filosofo non seppe risponderle.


Arik si intristì, e riprese il suo viaggio.


E così, di regno in regno.


Ovunque andasse tutti la amavano, era impossibile non provare amore per lei, ma era sempre un amore “condizionato” da qualcosa, che in qualsiasi momento poteva essere spazzato via, ed Arik non si sentiva mai “realmente” amata.


Era sempre più scoraggiata, ormai disperava di trovare il “segreto del vero amore”.


Vagando ormai senza meta giunse in una lontana regione chiamata “il regno dell’imperturbabilità”.

Non c’era alcun re in quel luogo, non ce n’era bisogno, i pochissimi uomini che lo abitavano vivevano in armonia con le “Leggi”.


Raccolse un fiore, nella speranza che prima o poi qualcuno glielo donasse e dichiarasse il suo amore per lei.


Arik si imbattè in un giovane.

L’uomo aveva uno strano sorriso, appena accennato, ed era intento alle sue faccende.


Arik gli si avvicinò, per chiedergli un’informazione.

L’uomo si fermò, le rispose con cortesia, poi riprese a lavorare.


Arik rimase stupita.

Tutti gli uomini che incontrava erano immediatamente “rapiti” da lei, la riempivano di complimenti, la facevano sentire “importante”. Quell’uomo dallo strano ed imperturbabile sorriso, invece …


“Dimmi, uomo imperturbabile” disse Arik, “tutti notano la mia bellezza. A te, forse, non piaccio?”


“Sei molto bella, Arik” le disse L’uomo.


“Sono considerata anche virtuosa e di nobile animo” insistè Arik.


“Lo so”, ribattè l’uomo, “lo leggo nei tuoi occhi”.


“Non sono forse degna del tuo amore?” sussurò Arik con un filo di voce ...


L’uomo, mantenendo il suo imperturbabile sorriso, la guardò negli occhi …

“Io ti amo molto, principessa Arik”.


“E … perché mi ami?”, chiese Arik, tremolando, “forse perché sono bella, o ricca, o virtuosa?”


“Lo sei Arik, sei tutto questo e molto di più”, rispose l’uomo, “sei bella, sei di animo nobile, sei virtuosa.

Sono tutte grandissime qualità, ma non sono sufficienti ad amarti.

In qualsiasi momento il mio amore potrebbe essere spazzato via da un fugace lato oscuro che si manifesti in te”


“E allora, uomo imperturbabile”, insistè Arik, “perché mi ami?”


“Io ti amo perché" ... l'uomo imperturbabile sospirò profondamente ... "perché non ho bisogno di te”.


Allora Arik finalmente capì, e da quel momento nulla fu più lo stesso.

La tristezza che, da sempre, abitava in lei, si dissolse.

Era finalmente pronta ad amare e ad essere amata “realmente” per ciò che è in ogni istante della sua vita.


Aveva scoperto il segreto del vero amore.


commento del doc:

Bellissimo questo racconto condensa in maniera magnifica qualcosa di fondamentale che riguarda la dimensione dell'amore... meraviglioso abbinato a questo quadro


da autore 1:

Sì potrebbe essere benissimo la descrizione del quadro o viceversa il quadro condensa la storia


È il tipo di storia che più mi piace pensare osservando il qiadro. Però a seconda del proprio stato d'animo si può immaginare di tutto. U'altra chiave di lettura, un po' alternativa ma possibile, potrebbe essere quella dello struggimento non amoroso, ma il lento consumarsi dell'animo di chi soffre di disturbi mentali, come esprime la canzone :


canzone di Cristicchi ti regalero una rosa:


"la mia patologia è che son rimasto solo" è il verso di Cristicchi che con una rosa rossa cerca di dimenticare ogni cosa..


autore 2:

Analizzando il quadro in se...un bel contrasto di colori. Volendo dargli una nota psicologica mi pare possa rappresentare una donna con qlche probl bloccata da scudi eretti quasi a protezione (colori vivaci ma bt = alcolismo?). Anche la donna ha abiti colorati ma lei e' dipinta con chiari e scuri del nero...come e' nero cio' che il suo sguardo vede al di la' infatti l'orizzonte sfondo e' nero. Piccola luce di speranza il fiore che ha tra le mani rosso che ancora in boccio potra' schiudersi. 😉👋🙌


commento del doc:

Grazie per la lettura prezioso tutto il lato delle bottiglie È la considerazione sullo sfondo nero ed il bocciolo mi sembra molto intrigante


autore 3:

Affetto.

Spiego meglio. C'è un desiderio di contatto e di sfioramento con gli oggetti vicini, anche con una voluttà di abbandono nel tutto, che si evidenzia negli occhi chiusi. Non è importante la visione ma il tatto, l'abbraccio che coinvolge le emozioni dell'io. In risalto l'essere vivente, la rosa, a cui l' "io" dedica una carezza più particolare e voluttuosa che emerge dal quadro.


commento del doc:

Grazie mille per l'interpretazione e la visione sull'affetto


autore 4:

Una donna che tiene in mano una rosa, direi senza spine, talmente preziosa per lei x come la tiene... Come fosse un bambino, e cerca la bottiglia giusta dove deporla.... Nn occorre un vaso. Molto colorata e bella questa immagine


commento del doc:

bella interpretazione in cui vengono presi i singoli elementi e combinati in una dinamica... che viene a dare un senso al quadro... in una prospettiva costruttiva... e tesa verso il desiderio di mettere questo prezioso dono in cio che puo contenerlo e nutrirlo... la bottiglia vista come fonte di vita e di nutrimento per il fiore prezioso...


autore 5:

Mi sembra qualcuno che attende di andar via, non è a suo agio. Quelle bottiglie dietro molto strane perché grandi come una persona, mi fanno pensare che si senta fuori luogo. La rosa le è stata data ma non pare poi così felice del regalo. In generale mi fa pensare all'Indifferenza.


commento del doc:

molto particolare la lettura della indifferenza e del non saper che fare della rosa ... anche il lato delle dimensioni delle bottiglie... puoi approfondire?


autore 5:

Mah è una cosa molto generica. Mi sono chiesta che cavolo di bottiglie sono così grandi? Come se appartenessero adbun mondo diverso, tioo Alice quando rimpicciolisce. Tra l'altro lei le sta guardando, pare che si chieda la stessa cosa. Dei colori non ho detto nulla, ma l'accostamento con lo sfondo nero non aiuta a vedere in quadro in modo positivo. Quei capelli rossi così evidenti danno fastidio 🤣


commento del doc:

il mondo diverso il sentirsi piccoli i riferimenti ad alice... mettono in rilievo interpretazioni che vanno nel senso della lettura fantasiosa e creativa... il mondo troppo grande e una bella metafora per rappresentare vissuti legati all'infanzia e riferimenti ad alice mettono in rilievo risposte particolari in questo senso... ottimo l'uso della fantasia in questo senso...


autore 6:

i vasi sono uomini....lei non vuole/sa dove posare la sua rosa


È femmina

La parte rossa in testa....

I capelli rossi io li ho interpretati con altro " particolare" anatomico


commento del doc:

quale altro particolare anatomico marina?


autore 6:

Mi sembra lampante!!!!


autore 7:

... io vedo una donna allo specchio... la rosa è quello che vede o vorrebbe vedere... il turbante la sua realtà... lo sfondo è nero... la vita... ed il nero intacca anche lei... ma non del tutto... lei è grigia ma circondata dai colori che servono per bucare quel nero... ... ricevo su appuntamento solo belle signore con una rosa in mano... 😬🤷🏻‍♂️🙊🙈😬😂😂😂😘😘😘


commento del doc:

interessante la dimensione dello specchio introdotta per il quadro... con una serie di considerazioni notevoli... lo sfondo nero la vita... particolare... il turbante la sua realta... il nero cerca di intaccare anche lei... che tipo di nero e? si tratta di elementi della vita di che tipo? il colore serve per bucare quella realta... molto pertinente come se si trattasse di andare al di la di uno specchio... particolarissima interpretazione...


autore 8:

Una ex alcolista che guarda con nostalgia le bottiglie vuote ma in mano tiene il fioretto che ha fatto! COME VADO????


autore 9:

Rappresenta il bello l eleganza la raffinatezza. La classe di una donna


autore 10:

una elegante figura di donna che potrebbe rappresentare la bellezza della natura e guarda, preoccupata e rattristata, al cemento delle costruzioni di città 🤔


autore 11:

Il fiore rosso rappresenta la amore che ha nel cuore così come lo ha in testa passione amore desiderio lei e un po' eterea confronto al colore che la circonda però il colore e ben augurante sia per il fiore che rappresenta la amore le bottiglie colorate nn le intendo come bottiglie ma come speranza in un futuro molto colorato quindi molto bello



commento del doc:

la rappresentazione dell'amore e della passione che ha nel cuore e in testa dice di un lato di passione che non si spegne ma anzi fanno emergere le bottiglie come contenitori di speranza di un futuro positivo e con la voglia di un cambiamento che arrivera proprio perche procedera dalla passione e dal sentimento proprio sentito e vissuto per ora solo internamente... ma con la prospettiva che possa uscire... ed emergere...


autore 12:

Una macchina con le sembianze di donna che guarda sfiora e ascolta un mondo colorito e proprio attraverso i sensi pare voglia trasmettere che anche lei fa parte di quel mondo.


autore 13:

Ho fatto vedere la foto anche a mia mamma. A lei invece trasmettono queste sensazioni: sentimento e romanticismo coesistono con il senso pratico e tecnologico moderno.


autore 14:

Eleganza e signorilità; mostrare una rosa come mezzo di difesa ad attacchi esterni dai quali, il soggetto, non si fa condizionare e risponde alle "provocazioni " voltando semplicemente il capo dalla parte opposta...


autore 15:

Beh, a me colpisce il fatto che la donna ci dia le spalle e guardi delle figure che sembrano bottiglie. In secondo luogo noto la rosa che è chiusa, una chioma o un copricapo confuso e simboli fallici sulla sua destra.

Se sommo il tutto vedo una donna che ha appena fatto sesso (è seminuda e ha simboli fallici dietro, nel passato), sesso senza amore o passione (La Rosa chiusa, quindi una vagina chiusa) è una gran confusione in testa (copricapo o cappelli non distinguibili) e la volontà di nascondersi nell’alcol (la donna non ci rivolge lo sguardo, come se si vergognasse, ma in realtà guarda le figure a forma di bottiglia)


commento del doc:

la copertura, il dare le spalle in tutti i sensi eMerge da questa visione del quadro.. la chiusura e la confusione fanno parte di questa copertura se la donna vive come chiusura... particolare l'interpretazione che questa chiusura sia proprio quella che apre la dimensione della sessualità... la dimensione del fare sesso anche in questa prospettiva mette in rilievo una chiusura quella rispetto al sentimento rispetto all'amore... la volontà di nascondersi attraverso varie vie che possono essere quella del l'alcol ma anche quella della chiusura rispetto al sentimento... mette in rilievo il motore della vergogna come causa di questa chiusura.. una vergogna e particolare che crea confusione che crea il bisogno del dare le spalle.. del chiudersi del nascondersi... i simboli fallici stessi sono vissuti come una forma di fuga da qualcosa di copertura da qualcosa sarebbe da approfondire meglio la natura di questa vergogna per capire meglio la dimensione di questo dare le spalle ... di questo non aprirsi davvero ... come andrea Sottolinea con il notare la rosa chiusa che ha in mano...


autore 15:

ma il fare sesso aldilà dell, amore rende un senso di vergogna?


commento del doc:

la relazione tra sesso e amore puo non essere cosi semplice... non e facile a volte unire cio che appartiene al lato piu elevato dell'anima con il lato che implica la materialita del corpo... questo puo anche succedere con il patner che amiamo... proprio perche possono subentrare tante cose che come direbbe freud ostacolano la possibilita di comunicazione della nostra parte pulsionale piu profonda che riguarda l'es con cio che ci succede esternamente od internamente... a volte il non sentirsi capiti o rifiutati puo innescare elementi che tendono a dividere il lato sesso dal lato amore... la vergogna a mio parere puo svolgere un ruolo essenziale in tutto questo... prendiamo semplicemente la vergogna ad esempio che si puo provare per il proprio corpo nudo... magari vissuto male per tante ragioni ebbene quella vergogna potrebbe innescare ostacoli a vivere una relazione sessuale appagante... anche solo per la difficolta di sentirsi visti nel modo in cui non piace essere guardati... la vergogna possiamo pensarla come ad una dimensione in cui non ci troviamo a nostro agio con noi stessi e con gli altri.... e come ci hai fatto notare tu ... la relazione tra il sentirsi a disagio e le distorsioni a volte sono dirette e forti...


autore 16:

una donna a cui fuma il cervello...








Post recenti

Mostra tutti

Comentarios

Obtuvo 0 de 5 estrellas.
Aún no hay calificaciones

Agrega una calificación
bottom of page